venerdì 6 aprile 2007

Esemplificazione sperimentale della Teoria: il caso dei dialetti veneziano, bellunese, friulano

Studiando la Teoria dei TBC e la sua evoluzione ne abbiamo seguito i cambiamenti e gli stravolgimenti, le critiche che hanno portato a modificare alcuni assunti, le scoperte e le supposizioni scientifiche che hanno dettato variazioni di rotta e ripensamenti. Quindi, con alcuni esperimenti abbiamo voluto condurre un piccolo test per verificare, attraverso l’esperienza diretta, la solidità delle conoscenze apprese e per mettere alla prova, nel nostro piccolo e senza ovviamente pretese di esaustività, la validità di una complessa teoria, nutrita di conoscenze antropologiche, etnografiche, linguistiche, fisiologiche, cognitive, frutto dello studio e del lavoro di illustri intellettuali di tutto il mondo. Abbiamo perciò indagato tre dialetti del Nord-Est d’Italia, nello specifico il Veneziano, il Bellunese e il Friulano parlato nella provincia di Udine. La scelta dei quali è stata dettata essenzialmente da un criterio di economicità (dato che gli esperimenti hanno avuto luogo a Venezia-Cannaregio, li abbiamo selezionati in base alla possibilità di trovare sul posto tre candidati per ciascun idioma. Abbiamo scelto di lavorare con tre collaboratori per ciascun dialetto perseguendo più che la rappresentatività del campione in termini quantitativi, la sua esemplarità ai fini della ricerca.

I collaboratori sono stati intervistati in un piccolo ambiente (4x2,5 m) illuminato artificialmente (da una serie di lampade al neon poste a distanze proporzionali all’intensità e da una potente lampada alogena per omogeneizzare l’illuminazione totale).

Ciascun rappresentante dei tre dialetti ha svolto i seguenti compiti:

1) Nominare, usando il termine relativo in dialetto, una serie di 120 stimoli colorati(10) presentati uno alla volta seguendo un ordine random diverso per ciascun rappresentante dello stesso dialetto (naming task).


2) Individuare sul Munsell(11) le frontiere delle zone occupate dai colori nominati nella fase precedente e i relativi fuochi (focus task).

Nessun commento: